domenica 6 novembre 2011

Scoppieranno le fogne?



“Dopo l’uragano che ha colpito New Orleans, ci chiediamo tutti cosa succederà se il Vulcano si sveglia. In realtà io penso che ci dovremmo riguardare da un altro pericolo. Ti spiego.
Da piccolo sentivo parlare della nostra zona come la “Zona del Pantano” e ci si riferiva a quella grande distesa pianeggiante a nord del capoluogo regionale che raccoglie da sempre le acque in discesa dai monti circostanti. Anche il vino prodotto in questa zona veniva chiamato il “vino del Pantano”, non era gran che, visto che cresceva nell’acqua e dunque non ha mai ottenuto il D.O.C. Tuttavia, cosa più importante, c’è da considerare che mentre le acque delle piogge un tempo venivano assorbite dal terreno, oggi vengono tutte incanalate nelle fogne, in conseguenza della vasta urbanizzazione che si è avuta negli ultimi cinquant’anni. Il terreno non c’è più, vi è una distesa enorme di cemento e asfalto e gli scarichi delle piogge e delle attività umane e produttive vanno tutte nelle fogne. Ora, se tu consideri che appena qui viene un temporale per venti minuti, puoi scommettere subito che si creano allagamenti e crolli, puoi pensare cosa può succedere in caso di temporali che durano magari un’ora o due. Ai voglia di parlare di eruzione, qui rischiamo di fare la fine di New Orleans!
La rete fognaria sicuramente già oggi non è più sufficiente per assicurare lo scarico in condizioni normali, figurati in caso di forti temporali. Le fogne salteranno, le strade diventeranno fiumi e laghi, ecco quello che succederà.
A proposito: abbiamo fatto un appalto per la pulizia della caditoie proprio per evitare gli allagamenti soliti dell’autunno e sai che abbiamo scoperto? Che in una strada sistemata qualche anno fa vi erano sette caditoie “ a bella posta”, ovvero senza l’innesto con la fogna: cosa dell’altro mondo, direbbe qualcuno!!...Ci vediamo domani, domenica.” (da Cronache dal Pantano, 2006, pag.31)

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