Quando si parla degli effetti della globalizzazione, bisogna avere la capacità di fare un ragionamento, appunto, globale.
Ad esempio, se si licenziano gli operai di una fabbrica italiana per assumere operai in Cina devo ammettere, onestamente, che al danno italiano (la globalizzazione è "cattiva") corrisponde un vantaggio cinese (la globalizzazione è "buona").
L'esempio è grossolano, ma penso che renda l'idea.
"Gaetanina Di Paolo era stata licenziata dalla società Desmon proprietaria di uno stabilimento a Nusco. Il giudice al quale aveva fatto ricorso ha ordinato il reintegro della Di Paolo nel posto di lavoro. La società però ha disposto il trasferimento della lavoratrice in un altro stabilimento in India."
RispondiEliminaLa globalizzazione non ha confini e non ha cuore!!