I
giornali oggi pubblicano i dati reddituali e patrimoniali dei ministri. Molti
pubblicano il modello di dichiarazione dei redditi per l’anno 2012 e indicano
immobili, auto e valori.
Il
ministro Saccomanni invece di pubblicare il suo modello di dichiarazione,
produce una stringatissima scheda dalla quale risulta essere comproprietario di
tre appartamenti, due box ed un altro appartamento condominiale. Fin qui il
patrimonio, per quanto riguarda i dati del reddito il ministro ci notizia che
dal 28 aprile scorso al 19 luglio dichiara come compensi connessi alla carica
di ministro 195.255 euro lordi su base annua. Dopo quella data, in seguito
all'entrata in vigore del D.L. 54/2013 la cifra di 130.707.
Praticamente
pur di pubblicare qualcosa ci dice quanto guadagnerà quest’anno per la funzione
di governo che ricopre, nulla invece per quanto riguarda altri redditi e
soprattutto tralasciando di trasmettere dati riferiti al 2012 come richiesto
dalla normativa. Il ministro dell’economia e, soprattutto, delle finanze,
ovvero uno che sta a capo di tutto il sistema tributario, evade dall’obbligo di
pubblicità dei propri redditi per l’anno 2012. Esempio ragguardevole, pari al
reddito di direttore generale di Banca Italia, carica rivestita al momento
dell’entrata nel Governo. Saccomanni, probabilmente, non ci ha voluto spaventare
e dunque non ha indicato la pesante cifra che lo interessa, oppure, altra
spiegazione, questi alti redditi che distribuisce Banca Italia sono soggetti al
segreto. Chissà? In ogni caso tutto è legale, come ovvio.
I responsabili della pizzeria
“Bellanapoli” , in provincia di Genova, hanno ricevuto in questi giorni dalla
Polizia Municipale, un verbale di 5.000 (cinquemila) euro per “violazione di
norme relative alla somministrazione di alimenti e bevande”. In pratica, per
aver servito due pizze ad altrettanti avventori del locale, avendo solo una
licenza da asporto. Cosa illegale, ovvio. La struttura che offre pizzette al
taglio e da asporto non è autorizzata a effettuare servizio ai tavolini e
quindi tra minimo e massimo delle sanzioni previste, moltiplicato per due pizze
(margherita) il conto fa 5.000 euro.
Così è, se vi pare. Da noi c’è chi le
regole le fa e stabilisce anche eccezioni per sé, c’è tanta altra gente che
subisce e mantiene un sistema che ormai utilizza anche sanzioni sproporzionate,
irragionevoli, tangentizie.
Il tutto conformemente alla legge.

