
La lapidazione di Sakineh, iraniana, prende tutto lo spazio informativo nella consapevole ignoranza informativa di molti giornalisti che tralasciano di ricordare che la protagonista della vicenda è accusata non solo di adulterio ma anche di omicidio e non ricordano che quel tipo di condanna (la lapidazione) non è più praticata da anni in Iran, mentre è praticata in Arabia Saudita.
La massiccia campagna d’informazione su questo caso è tipica della guerra di propaganda e solletica i simboli dell’occidente progredito, come ben si comprende.
Tra le tante considerazioni che possono essere fatte su questa vicenda, la più interessante è quella che mostra il registro ormai evidente del sistema dell’informazione, ovvero creare un colpo emozionale al giorno. E’ di queste ore il tam tam mediatico sulla vicenda di un anonimo signore negli Usa che vuole bruciare in pubblico il Corano. Senza l’amplificazione dei mezzi di comunicazione il caso non esisterebbe, eppure (in previsione dell’11/9) i telegiornali pongono questa pagliacciata come prima notizia.
Nessuno parla invece di quest’altro caso che si legge solo su qualche agenzia di informazione: “Teresa Lewis, una quarentenne con gravi problemi mentali, sarà uccisa sulla sedia elettrica in Virginia il prossimo 23 settembre, colpevole di aver organizzato l'omicidio del marito e del figlio adottivo allo scopo di incassare i 350mila dollari dell'assicurazione sulla vita. Per la difesa Teresa sarebbe stata manipolata da uno dei due killer. La sentenza della Corte fece discutere molto: agli esecutori materiali l'ergastolo mentre alla Lewis, considerata "la testa del serpente" nonostante i gravi limiti mentali, la pena di morte. A nulla è valso dimostrare in appello che la donna ha un quoziente d'intelligenza pari a 70 e soffre di "disturbi alla personalità", che all'epoca dei fatti non consentivano alla Lewis nemmeno di fare la spesa da sola.”
Come dire?....la signora Lewis non ha sex appeal…non fa notizia e i nostri non se la curano!
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