mercoledì 30 giugno 2010

La costruzione del vuoto

Camminando per le strade di Neolandia capita di notare la scomparsa, si può dire nello spazio di una notte, di edifici e case cittadine. Si tratta di abbattimenti repentini, condotti veramente con velocità sorprendente; eppure non è questo quello che qui interessa ma, piuttosto, l'effetto meraviglioso che tali distruzioni producono nello stupefatto passante la prima volta che le osservi.
Là dove sorgevano manufatti diroccati ed in stato di abbandono adesso è il vuoto: un compatto, solido e bellissimo vuoto; tale stupore ci fa dimenticare il rammarico per qualche architettura pregevole che pure, prima pensavamo, poteva essere ben ristrutturata ed invece rimaniamo affascinati e quasi ipnotizzati da quel cratere perfetto, dove sembra che un meteorite sia giunto dallo spazio per polverizzare ogni cosa con divina precisione.
Cosicchè grande è la nostra ammirazione per l'Architetto che seppe tanto abilmente progettare e realizzare il nulla.

martedì 29 giugno 2010

Militari, chierici e burocrati

Dal disastro del Cermis, di qualche decennio fa (dove piloti americani, in Italia, si resero responsabili della morte di decine di persone) alla morte di Calipari a Baghdad (ove l’agente italiano fu ucciso in servizio da militari americani) abbiamo accettato supinamente, prima ancora che per consapevolezza di trattati (che restano tutt’ora segreti) che i militari degli Usa possono commettere qualunque reato ma non possono essere giudicati dai Tribunali locali dei paesi dove svolgono servizio.
Quello basato sul rapporto gerarchico, proprio dei miliari, costituisce elemento, il più sicuro, di appartenenza del soggetto allo Stato per il quale presta servizio, eppure in quei casi si fa ampia eccezione, anche per i reati più turpi e più comuni.
Oggi si accetta che i chierici che prestano il loro servizio nei più diversi paesi del Mondo debbano rispondere dei loro comportamenti insieme al Vaticano. Qui vi è un esempio lampante di doppiezza giuridica e morale, che non è esclusiva dei casi qui accennati. Potremmo aggiungere la diversa valutazione circa atti di pirateria commessi da pirati in acque internazionali (che vanno giustamente condannati) e atti di pirateria commessi da militari di Stati in acque internazionali (che vanno “giustificati”).
Doppia morale, doppiezza del diritto, opinioni pubbliche ammaestrate per accettare tutto e il contrario di tutto.
In Belgio avviene quello che si sa (e certamente le derive della chiesa locale hanno favorito quello che avviene)tuttavia è facile ricordare quello che successe con la vicenda del “mostro di Marchinelle” dove si capiva, innanzitutto da parte della popolazione locale, che dietro il Mostro vi erano ambienti altolocati e potenti, oppure potremmo ricordare altri avvenimenti dello stesso genere che hanno sfiorato alti esponenti politici in diversi stati europei. Chi vuole sapere può sapere, basta interessarsi alle cose.
Quello che importa però, qui, è sottolineare la diversa forza che sviluppa l’azione giudiziaria nei diversi casi e l’uso che fa delle notizie il sistema d’informazione. Ancora una volta i nuovi potenti riescono a mescolare le carte secondo convenienza e le opinioni pubbliche vengono indirizzate o distratte secondo opportunità.
Forse solo Taricone, quello del Grande Fratello, oggi passato a miglior vita, potrebbe darci qualche spiegazione.

sabato 26 giugno 2010

Camorre

“L'assemblea pubblica tenuta a Roma e le sollecitazioni che ci vengono dalla base ci inducono a sollecitazioni suggestive quanto pericolose. Se il tempo della pazienza e del buonsenso e' davvero finito, basterà applicare le leggi esistenti, che governi, parlamenti e forze politiche non hanno mai cambiato, per paralizzare l'Italia senza neppure un'ora di sciopero.”
Non è il proclama di un cobas di facinorosi di Pomigliano, né si tratta del volantino di qualche emulo di brigate di vario colore, si tratta semplicemente di dirigenti della Pubblica amministrazione italiana. Sono da temere... la minaccia di bloccare l’attività delle amministrazioni pubbliche, è una cosa seria, perché solo chi svolge servizi e attività pubbliche oggi può realmente paralizzare l’intero Paese. Insomma qui operai e contadini non contano più un tubo e tutti quelli che lavorano nelle attività autonome sono solo contribuenti, i padroni sono loro: i colletti bianchi. Finalmente capiamo l’essenza di quest’Italia del nuovo secolo.
Mentre i costi della globalizzazione e di quant’altro ci impone la Nuova Religione devono essere accettati supinamente, i signori del vapore possono dettare le condizioni del gioco e difendere strenuamente le proprie prerogative. Mentre la finanza vola sui computers e le fabbriche si spostano dove c’è mano d’opera a basso costo, le burocrazie salgono sulle barricate e minacciano il blocco della vita civile, senza nemmeno un’ ora di sciopero. Sono da temere...davvero!
Era ormai convinzione da parecchio tempo che questo Paese non è autoriformabile in presenza di condizioni estremamente precarie della classe politica, oggi scopriamo che il male è più vasto: è un intero organismo sociale che si trova in via di decomposizione. Parametri e valori sono tutti saltati, ciò che conta è la scrivania e non la zappa o il martello. Il vero potere non è dato dalla produzione, dal commercio e dalle attività economiche più diverse, il potere lo dà l’esercizio delle funzioni pubbliche e dunque dal politico di qualsiasi livello, al burocrate di ogni peso,chiunque esercita una qualche funzione pubblica lancia sul piatto della bilancia la spada del suo potenziale di ricatto e di intermediazione.
Insomma, oltre di corruzione legale questo Paese vive di camorre legalizzate.

martedì 22 giugno 2010

Padri e figli


L'avvio della manifestazione del Pd a Roma si è aperta con un monologo dell'attore Gifuni, incentrato soprattutto sui tagli alla cultura. Ci saremmo aspettati qualche operaio o qualche imprenditore, invece i riflettori si sono accesi, prima ancora che su Bersani, su questo sconosciuto attore, figlio di Gaetano, per decenni Segretario generale, prima al Senato e poi alla Presidenza della Repubblica.
Il novello Gassman (o Sordi o Tognazzi) ha a cuore il sostegno pubblico alla cultura e dunque il Pd và in soccorso, offrendogli la ribalta del suo convegno. Il Gifuni non si accontenta di aver passato la sua vita nelle stanze del Quirinale e di aver certamente avuto qualche "bottarella" per i suoi sogni da grande attore, nò, oggi il Gifuni figlio vuole i soldi dello Stato, altrimenti come fa a trasmetterci cultura?
Chiunque fosse interessato può leggersi le biografie dei Gifuni(padre e figlio)con relativi risvolti(anche di carattere penale). Per chi fosse di altri gusti può sempre ripassarsi le biografie di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, veri Maestri(senza padre al Quirinale e tanta fame in corpo).
E' proprio vero: il Mondo và a rovescio!

giovedì 17 giugno 2010

Il "Territorio"


“L'Italia è come l'Amazzonia, sta scomparendo. Ogni settimana ettari di verde si trasformano in ettari di cemento. Un prato non è più un prato, ma un business. Ogni giorno appaiono gru, seconde e terze case, immobili mai abitati. Interi quartieri edificati senza necessità, senza inquilini. Il cemento uccide il turismo, toglie posti di lavoro, non li dà. Il cemento è riciclaggio di danaro sporco delle mafie nazionali che investono nel mattone. A Milano sorgono nuovi grattacieli quando un terzo della città è in vendita o alla ricerca di un inquilino in affitto. L'Expo 2015 è solo cemento…….”.
Anche il comico Beppe Grillo si preoccupa di un fenomeno che non dovrebbe essere estraneo a chi ha sensibilità per il governo del territorio e dunque a chi governa le amministrazioni locali. Eppure proprio in quell’ambito la grassa parola “Territorio” è quasi sempre oggetto di voglie cementizie, proprio come fossimo ancora ai tempi della Roma imperiale o di quella mussoliniana. Sappiamo bene che i capannoni non servono a niente, perché tutto viene dalla Cina, che i nuovi quartieri servono a scopi ben diversi e non fanno più riferimento al cosiddetto “fabbisogno abitativo”; eppure si costruisce, qualunque cosa, ma si costruisce.
In Germania, diversamente, si contingenta anno per anno il limite massimo di nuovo suolo da occupare con costruzioni e questo limite(relativamente modesto) viene ripartito dalle diverse amministrazioni locali.
In Italia questo tema non è molto dibattuto, a dimostrazione della potenza dell’economia del cemento, tuttavia vi sono movimenti e amministrazioni che hanno preso a cuore il problema e che oggi sono impegnate a contrastare quella che appare come l’ultima mostruosità, ovvero l’occupazione di vasti suoli con pannelli al silicio. Insomma ogni scusa è buona pur di costruire.
Ne vedremo delle belle(o brutte)in seguito.

giovedì 10 giugno 2010

La Guerra delle Caste

“Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. E’ la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi.” Così Luigi Einaudi, economista e Presidente della Repubblica.
E’ lampante la diversità di cultura che emerge da quelle parole e il clima che si vive in Italia da qualche decennio. L’impressione è che di quel liberalismo(parola che tutti usano) vi sia ben poco nella pratica quotidiana. In realtà quello che vediamo è il contrario di ciò che dovrebbe essere un’economia di Mercato, ove il massimo della vita economica è organizzato dagli individui e lo Stato organizza i compiti che la Società da sola non può svolgere. La prova evidente di ciò che è la realtà è quello che vediamo in questi giorni: la guerra delle Caste, pubbliche e parapubbliche, per difendere i privilegi accumulati in anni di rapina. Nessuna categoria rinuncia alla salita sulle barricate.
L’Espresso pubblica gli emolumenti dei dirigenti e conduttori Rai, altri pubblicano gli stipendi dei Vip delle burocrazie di ogni ordine e grado. Ebbene sì, ora abbiamo la prova: altro che Mercato, in Italia è stata introdotta la “corruzione legale”, ovvero la rapina ed il furto approvati con legge. Un unicum internazionale.
Si salvi chi può.

venerdì 4 giugno 2010

Sottotetti a Gomorra

Il richiamo a temi di carattere locale, ci induce a soffermarci ancora una volta su argomenti relativi al modo di concepire le città, i paesi, i borghi. Mentre a Monticchiello (in provincia di Siena) lamentano lo stravolgimento di regole che tendono alla conservazione di quegli splendidi luoghi della Val d’Orcia, dalle nostre parti (in provincia di Napoli, almeno) assistiamo allo stravolgimento pedestre di norme che tendono a conservare la tipologia edilizia d’epoca.
In Campania, come già in altre regioni, è stata regolamentata la possibilità di rendere abitabili i sottotetti dei palazzi, che nei centri storici presentano spesso dimensioni compatibili con quell’uso. Cosa succede nella pratica? Succede che si applica l’antico detto: fatta la legge, trovato l’inganno. Come è emerso in diversi casi, si verifica che chi ha il “suppenno” chiede la trasformazione in sottotetto abitabile; però attenzione! questo avviene solo sulla carta. Ottenuto il permesso per quella trasformazione, lo si conserva nel cassetto senza attuare un bel niente. Passato un po’ di tempo si chiede al Comune un nuovo permesso, magari di demolizione e ricostruzione, per il quale si conteggia, come volume esistente, anche il sottotetto, mai realizzato.La conclusione è che giorno dopo giorno non vediamo più i vecchi "suppenni", sia pure riammodernati, ma lastrici piani o sottotetti termici.
Che questo avvenga in maniera chiara appare poco probabile, poiché in questo modo si andrebbe ad eludere il significato della legge sulla abitabilità dei sottotetti, la cui funzione è quella di permettere l’abitabilità, ma di conservare la tipologia preesistente(il tetto, le falde, le tegole…) soprattutto quando i “suppenni” insistono nei centri storici. Quello che sembra invece più probabile è che il tutto avvenga con una clamorosa falsificazione di atti, allorchè si fa apparire sulla carta che la ristrutturazione del sottotetto per renderlo abitabile sia avvenuta, ma in realtà non è mai avvenuta.
Insomma un falso bello è buono. Succede anche questo nella terra di Gomorra.

martedì 1 giugno 2010

Complottisti!

Veltroni, Grasso, Priore, Ciampi, Polansky…e poi?
Negli ultimi tempi, personalità importanti di diversi ambienti hanno esposto dubbi o ipotesi su fatti avvenuti nel recente o lontano passato di questo Paese che contrastano con le verità ufficiali.
Walter Veltroni, che non manca mai di stupirci, lasciando un po’ gli affanni africani, ci ha spiegato una sorprendente teoria che collegherebbe fatti criminali e tragici dell’Italia secondo un unico filo conduttore. Walter parte addirittura da Portelle delle Ginestre, passando per Mattei e poi per le stragi degli anni ’70, il sequestro Moro, per giungere addirittura allo sfascio della “I Repubblica” e considera che vi è stata un’unica entità che avrebbe organizzato e realizzato questi episodi criminosi.
Il procuratore nazionale Grasso asserisce che le stragi siciliane dell’estate del ’92 furono ideate da soggetti esterni alla mafia. Ipotesi fatta propria da Ciampi(al quale va ricordato però che dopo l’estate venne la svalutazione della lira a settembre, preceduta dalla convention sul panfilo Britannia).
L’ex magistrato Rosario Priore (inchieste su sequestro Moro, attentato al Papa, Ustica) dice che le ricostruzioni giudiziarie di tanti avvenimenti non dicono tutto della loro genesi ed ipotizza la mano di potenti servizi segreti stranieri.
Addirittura Roman Polanski, sia pure con la finzione cinematografica, ci illustra un Mondo dominato da scelte occulte operate dalla Cia e da verità accomodanti che vengono dispensate alle opinioni pubbliche.
Tutto quello che emerge da queste ipotesi di ricostruzioni storiche, diciamolo, ci conforta. Era davvero difficile esprimere dubbi sulle verità ufficiali che leggiamo sui giornali e che ascoltiamo dalla televisione, un conforto da parte di autorevoli soggetti del Mondo ufficiale ben venga, altrimenti dubbi e ipotesi sarebbero solo “farneticanti ipotesi delle fogne di Internet” come abbiamo ascoltato in questi anni.
Ora la domanda è d’obbligo: chi sarà a spezzare l’ultimo tabù (Veltroni, Faziofabio?)affermando che la verità ufficiale sull’11 settembre fa acqua? Nel Mondo e in America già tanti qualificati soggetti esprimono dubbi su quell’avvenimento, in Italia il conformismo indotto dai media invece prevale prepotentemente. Quando cadrà la barriera e quale autorevole personalità dovremo ringraziare in proposito?
Molte persone hanno bisogno di verità ufficialmente espresse da soggetti ufficialmente autorevoli attraverso organi ufficialmente accreditati per credere, anche se si tratta di teorie complottiste. I conformisti sono fatti così.
Insomma hai voglia di essere moderno, laico e informato, per molti vale ancora l’”ipse dixit”.