Si parla molto di degrado, parola dalla connotazione negativa.
Ma qual è la differenza tra il degrado ed il caos?
Il secondo termine non è infatti segnalato come altrettanto spregevole, anzi tradizionalmente ad esso si attribuisce la qualità positiva di preludio ad una rinascita.
Eppure, contraddittoriamente, essi vengono ritenuti affini o comunque molto vicini: degrado e caos.
Il degrado assume il suo tratto angosciante nel definire una caduta, una degradazione appunto, da un ordine comunque ancora percepito e presente .
Il degrado è lo stadio agonico della realtà.
Nel caos invece oramai tutto è perduto, da lì si può solo ricominciare.
Perciò la parola caos è quasi allegra.
Lo stato peggiore è quello di un degrado-disfacimento permanente, dove la morte caotica viene eternamente rimandata, dove la caduta annunciata e minacciata non si verifica mai.
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