“Può darsi che ora dopo le consultazioni
che avverranno al Quirinale a partire dal 20 prossimo, un governo Bersani possa
formarsi con la solidità necessaria, ma può darsi anche di no, nel qual caso
spetterà al Capo dello Stato nominare un nuovo governo che possa riscuotere un
ampio e solido consenso parlamentare.Credo che non debba esser composto da professionisti della politica ma da persone tratte dalla società civile con le necessarie competenze che ogni governo richiede: economiche, giuridiche, culturali.”
Così, dopo gli applausi per le elezioni dei
presidenti di Camera e Senato, Eugenio Scalfari saluta mestamente il tentativo
di Bersani di formare un governo politico.
Diciamo la verità, il dramma di questo
momento per la politica in Italia e direi per tanti altri paese europei è che
la politica, con i partiti, le tessere, le elezioni, conta ben poco per le
decisioni che interessano cittadini, famiglie, imprese; altri sono i giocatori
che siedono ai tavoli determinanti. Qui da noi queste vicende nazionali sono
seguite come si segue il campionato di calcio, con tutti i risvolti
insignificanti, inutili, messi in evidenza dai giornali e dagli altri mezzi di
comunicazione, tastiere individuali comprese.
A Cipro la Troika (BCE, Commissione
europea, FMI) decide di sottrarre dai conti correnti soldi da dare alle banche,
come già avviene da alcuni anni con altre modalità. Un prelievo significativo
che ricorda l’analoga operazione condotta dal Governo Amato nel ’92 e che
potrebbe essere a breve replicata. Magari con una richiesta di intervento alla
Bce, che implicherebbe ulteriori e più pesanti sacrifici.
Tutto questo mentre il Parlamento europeo
(!) approva gli ultimi provvedimenti che sottraggono potestà di pianificazione economica
agli Stati nazionali prevedendo un obbligatorio, preventivo e determinante parere
da parte della Troika sui bilanci nazionali. Da aggiungere che le richieste di
aiuto alla BCE devono ottenere l’avallo favorevole del Parlamento tedesco,
tanto per precisare le regole di governo del sistema europeo, del tutto
asimmetriche, e il potere concreto che detiene la Germania.
Applaudiamo dunque i neo presidenti di Camera
e Senato ma occorre considerare cosa rimane di poteri significativi agli Stati
e ai Parlamenti nazionali. Del resto un’operatrice umanitaria presso l’Onu e un
magistrato dell’antimafia stanno appunto a dimostrare che pochi sono i campi,
le materie, dove ancora è possibile decidere qualcosa.
Dunque meglio Boldrini e Grasso, che
dirigenti di partito con pacchetti di tessere.
Bastano loro: umanità e legalità,
sentimenti da condividere.
